Foto di Christian Collins - Flickr Creative Commons
Piove. Finalmente, dopo molte settimane, piove.
Il silenzio non è più silenzio, il rumore non è rumore.
E' brusio, è una voce fatta di tante piccole note che insieme creano armonia.
Alti i rondoni volano lentamente, oggi non ci sarà da mangiare, ma non partono.
La pioggia non è così forte da indurli ad abbandonare il paesaggio,
che conoscono e che hanno ricordato dopo mesi di cieli africani.
Sono tornati da pochi giorni, ci resteranno quattro mesi e,
se tutto andrà bene, ripartiranno lasciando qui i figli del nuovo anno.
Il merlo, sempre lui, canta, la pioggia non è per lui un problema,
scivola via sulle sue piume lucide e lo lascia indifferente.
Sulle montagne le nuvole sono fiocchi sfrangiati di grigio, mobili, eterei, effimeri.
Noi siamo nelle nostre case, al caldo ovattato dalla finestre.
Fuori nel bosco i caprioli stanno uscendo dai loro rifugi diurni
per andare in cerca di cibo, per incontrarsi, per vivere la loro notte di pioggia.
Grandi nuvole di cotone grigio ci sovrastano arrivando, lentamente, da Sud.
Domani pioverà ancora?
La calma regna su questa serata dai colori soffusi.