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Il bollettino valanghe di cui ti ho parlato brevemente la scorsa settimana nel mio blog, non è che la prima delle precauzioni da prendere per valutare i rischi legati alla neve e per individuare l'itinerario migliore, in base alla stagione, alla morfologia del terreno e al pericolo valanghe dichiarato.
Da poco Arpa Piemonte ha messo a disposizione un altro strumento, chiamato Sistema Informativo Valanghe - SIVA, che è possibile consultare a questo link.
Si tratta di uno strumento cartografico molto interessante, perché frutto del lavoro di rilevamento sul territorio, di raccolta dati storici e di valutazione dei rischi che è stato realizzato negli ultimi anni dai tecnici Arpa e Aineva, in collaborazione con numerosi soggetti, pubblici e privati, fra cui i professionisti della montagna.
Consultando il SIVA ti sarà possibile ad esempio verificare se l'itinerario a cui si stai pensando sia più o meno soggetto a rischio valanga, indipendentemente dalle condizioni della neve al momento.
Potrai verificare se ad esempio ci sono dati storici disponibili, se il distacco è occasionale oppure frequente o addirittura sistematico, qual è l'area di distacco, quale il percorso e quale l'area di deposito.
Tutti aspetti che puoi iniziare a verificare consultando il SIVA, prima ancora di valutarli sul campo: un vantaggio notevole se le condizioni attuali della neve presentano qualche rischio, aspetto che ti potrà far valutare di programmare in anticipo una variante all'itinerario, oppure decisamente indirizzare verso un'altra meta.
Non dimenticarti che, mentre con gli sci potresti avere qualche possibilità di sfuggire al distacco di una valanga, con le racchette da neve non avresti scampo.
Meglio quindi prevedere il pericolo in anticipo.
Questo strumento, tuttavia, così come il bollettino valanghe e i dispositivi si sicurezza di cui ti parlerò la prossima settimana, non sostituisce una formazione specifica sulla neve, formazione che potrai approfondire partecipando a uno dei corsi promossi dalle guide alpine o dal CAI, ad esempio.
Quindi, se vuoi goderti la montagna in inverno con maggior consapevolezza, approfondisci l'argomento, è un consiglio che mi sento di darti con il cuore e da non sottovalutare.
Ricordati anche che il "rischio zero" non esiste e non è per nulla garantito dal fatto che se ci sono tracce di passaggio, il pendio sia sicuro: le condizioni della neve possono essere cambiate o addirittura chi ti ha preceduto potrebbe aver già innescato le condizioni per un distacco, che potresti essere tu a provocare.
Un ultimo consiglio: in montagna, d'inverno, più che altrove, è meglio imparare a pensare con la propria testa.
Buona montagna, appena sarà possibile.
Ti piacerebbe camminare sulle ciastre in compagnia e in sicurezza, scoprendo ad ogni passo il mondo che ti sta intorno?
Può darsi che le escursioni che propongo facciano al caso tuo.
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